MENINNI, Federico


FUGACITÁ DELL’UOMO

e persistenza delle cose


Questi libri, da cui piú cose imparo

e che divoro anco di Lete a scorno,

altri, per innalzar forte riparo

contro l’oblio, divoreranno un giorno.


In questo albergo, in cui ricovro ho caro,

mentre le cure a riposar qui torno,

se ’l ciel non fia di sue vicende avaro,

altri faranno in altra etá soggiorno.


In questo letto, ove fra l’ombre assonno

perché rechi a’ miei sensi alcun ristoro,

altri ancor chiuderá le luci al sonno.


Quindi rodemi il cor piú d’un martoro,

solo in pensar che qui durar ben ponno

cose che non han vita, ed io mi moro!



Transience of Man and Persistence of Things


The books, from which I learn so much,

and that I devour despite Lethe’s threat,

others will one day consume them,

seeking strong refuge against oblivion.


In this hotel, where I find dear shelter,

and turn to rest my worried mind,

others will stay in another age,

if heaven does not lead to misfortune,


Upon this bed, where I sleep in darkness,

finding refreshment for my senses,

others will switch off the lights to sleep.


My heart gnaws at me like a weasel,

at the mere thought that soulless things

will last much longer, while I must die!